FAHRENHEIT 451 e GIALLO TRENTINO sono già stati realizzati in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Cles.
"Fahrenheit 451" ha visto i due gruppi sfidarsi con "Il sogno di una cosa" di Pasolini e "Sido" di Colette. "Giallo Trentino" ha realizzato un'indagine-spettacolo sulla strage di Vetriolo dal titolo "Non so perché ho ucciso".
NON SO PERCHE’ HO UCCISO. Indagine-spettacolo sulla strage di Vetriolo. Andata in scena: sera del primo di agosto 2013 nella piazzetta Primo Maggio di Cles. Con Paolo Damianis, Luca Dapor, Nina Forgione, Irene Franciosi, Miriam Giuliani, Manuel Lorenzini, Ariele Manfrini, Claudia Plotegher, Rocco Rampino, Maria Grazia Ruggeri. Tecnico luci, audio e video: Loris Ghezzi, ADM service. Il testo drammaturgico è frutto dell’ “indagine teatrale” sui delitti compiuti da Aldo Garollo la sera del 9 dicembre del 1946, svolta da un gruppo di persone che hanno aderito al progetto “Giallo trentino” bandito dalla Biblioteca Comunale di Cles e da Stradanova Slow Theatre. Il lavoro di gruppo si è svolto negli spazi messi a disposizione dalla biblioteca di Cles, tra il 19 e il 28 luglio 2013, ed è stato coordinato da Elena Galvani e Jacopo Laurino, che hanno anche curato il testo definitivo e la regia dello spettacolo. Circa 40 le ore a disposizione, distribuite su due fine settimana. Il primo fine settimana è stato dedicato all’indagine vera e propria, condotta analizzando i documenti a disposizione: gli atti del processo, alcune fotografie e articoli apparsi sulla stampa locale e nazionale dell’epoca della strage. E’ stato svolto anche un sopralluogo a Vetriolo sui luoghi della strage: in particolare presso l’albergo che era di proprietà dei genitori di Aldo Garollo e presso l’albergo che era di proprietà degli Avancini. Il secondo fine settimana è servito ad elaborare il copione e allestire lo spettacolo.